Itinerario turistico a Felline

Luogo di ritrovo:

Piazzetta del Frantoio ipogeo in via Crocefisso.

Introduzione alla guida: osservazione del territorio che circonda Felline nella zona a Sud Ovest del centro abitato.

Il piccolo borgo di Felline, oggi rinato a nuova vita grazie all’ entusiasmo che il turismo e altre attività produttive stanno dando ai nostri paesi, ha un’origine molto antica e, a dispetto delle sue modeste dimensioni, può vantare la presenza in numerosi documenti storici, archivistici, storiografici ecc. che permettono di collegare la sua storia (micro-storia) alla storia della Penisola Salentina e del Meridione intero (macro-storia). (per bibliografia vedere le fonti archivistiche della curia vescovile di Nardò, ma anche quelle delle curie di Ugento e di Lecce, di cui si parla approfonditamente sul testo di E. Ciriolo il Basso Salento tra Medioevo e primo Novecento)

Poggiamo i nostri piedi sulla propaggine sudoccidentale del banco di carparo su cui si posano le fondazioni degli edifici antichi e moderni del centro abitato. La logica che seguirono i nostri antenati nel realizzare il borgo fu, infatti, quella di insediarsi su uno sperone roccioso leggermente sopraelevato rispetto alle campagne circostanti per fronteggiare eventuali calamità naturali, soprattutto le alluvioni, e per distanziarsi dai terreni paludosi e inadatti all’edificazione oltre che malsani e difficili all’insediamento umano.

L’acqua, la terra argillosa e la vegetazione a carattere palustre sono gli elementi che caratterizzano questo territorio e che sono indissolubilmente legati alla storia di Felline.

La stessa origine etimologica del nome Felline infatti richiama senza ombra di dubbio questi elementi naturali. Nel corso degli anni si sono avvicendate diverse ipotesi sull’origine del suo nome:

  • Giacomo Arditi, nella sua “Corografia fisica e descrittiva di Terra d’Otranto” (1879) propone l’origine del nome Felline dal greco Felìne che vuol dire canneto, luogo palustre.
  • Altri autori parlano di un altro etimo greco, ovvero Féllinos, aggettivo che significa sia “fatto di sughero” che “galleggiante”, sempre in riferimento al fatto che l’abitato era circondato da luoghi paludosi e acquitrinosi.
  • Il prof. Ciriolo in passato ha proposto un accostamento tra Felline e Fullica , ovvero “folaga”, un uccello palustre caratterizzante l’aviofauna di questi territori.
  • Oggi la tesi più accreditata sembra essere la derivazione di Felline dal latino figlinae o figulinae, ovvero le cave di argilla da cui si ricavava il materiale per la realizzazione dei vasi in ceramica ( Varrone, De Re Rustica) o addirittura le botteghe in cui i vasai lavoravano la ceramica realizzata con l’argilla (figula; Plinio il Vecchio Naturalis Historia).

A suffragio di questa ultima tesi due fattori:

  • l’abbondanza di terreni argillosi di origine alluvionale nei fondi circostanti il centro abitato e la presenza di resti archeologici di epoca romana, di cui parleremo più avanti, che fanno pensare alla produzione artigianale di ceramica come a una delle attività più importanti dell’antico borgo.
  • La presenza di una toponomastica, abbastanza diffusa nel territorio italiano, che fa riferimento al termine figulinae e sempre in stretta connessione con l’estrazione di argille per ceramica o di importanti luoghi di produzione vascolare. Si pensi a Figline Valdarno (Fi), Figline di Prato, Figline Vegliaturo (Cs) e addirittura l’antico nome di Forlì (Figline appunto), città la cui tradizione artigianale fittile è ben nota, soprattutto per la vicinanza con altri centri di fama mondiale in questo senso come Faenza.

NOTA INTERESSANTE: a discapito delle sue modeste dimensioni attuali, il borgo di Felline vanta una continuità di intensità demografica invidiabile; è vero che ad oggi il paese conta circa 1400 abitanti (dato censitario del 2001), ma è altrettanto vero che per secoli la sua popolazione si è aggirata sempre attorno ad una cifra di circa 1500/1600 abitanti (tranne che in quei periodi in cui l’abitato fu soggetto a saccheggi e distruzioni).

Emblematiche sono, in questo senso, la visita pastorale compiuta dal Vescovo di Nardò Ludovico De Pennis nel 1452 (riportata negli Atti della Curia Vescovile di Nardò) e quella ancor più antica (1412) documentata da un atto in cui si confrontano i numeri demografici dei centri del nostro territorio: Felline 1160 abitanti, Alliste 540 abitanti, Racale 980 abitanti, Taviano 350 abitanti, Melissano 430 abitanti, Casarano 1100 abitanti. Oggi tutti questi centri sono decisamente più grandi del nostro.

 

Per informazioni sulle visite guidate rivolgersi al numero: 3295341638 o indirizzo e-mail: prolocoallistefelline@gmail.com